manifestazione a verona Contro l’invasione psichiatrica nella scuola e nella famiglia

– Comunicato stampa –

Contro l’invasione psichiatrica nella scuola e nella famiglia
Proteggiamo i nostri bambini dagli abusi di psicofarmaci e dagli allontanamenti superficiali dalle famiglie

Verona. Il Consiglio Comunale di Verona aveva approvato il seguente ordine del giorno del Consigliere Massimo Mariotti per proteggere i nostri bambini dalla recente ‘invasione psichiatrica’ nelle scuole e nelle famiglie: “Una certa Psichiatria si sta assicurando che milioni di bambini non abbiano un futuro sano. In Italia, al 9% dei bambini sono stati diagnosticati disturbi psichici secondo il DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali). Una recente campagna di marketing, portata avanti da alcuni psichiatri, sostiene che tutti i problemi mentali derivano da uno ‘squilibrio biochimico’. Questa è un opinione … non un fatto. È il business della follia infantile, della cosiddetta ‘sindrome del bambino iperattivo e con deficit di attenzione’ (ADHD). La psichiatria si è sostituita all’istruzione e in alcune scuole i nostri bambini sono sottoposti a test psichiatrici/psicologici fin dall’infanzia. La cura prescritta in caso di diagnosi positive, sono psicofarmaci. […] Risulta che questionari stiano per essere distribuiti negli asili, nelle scuole elementari e medie inferiori, in diverse città d‘Italia, atti a individuare minori con problemi psichiatrici ed effettuare le inevitabili ‘cure’ farmacologiche. […] Ciò premesso il Consiglio Comunale di Verona ritiene che:

  • i bambini non sono ‘cavie’, ma esseri umani che hanno tutto il diritto di aspettarsi protezione ed amore;
  • camicie di forza verbali e chimiche quali le false etichette e gli psicofarmaci non vanno certo in questo senso;
  • dato che i bambini sono il nostro futuro, non dobbiamo metterlo a rischio con screening psichiatrici effettuati su di loro con conseguenti somministrazioni di psicofarmaci ai minori.”

Nonostante la pregevole lungimiranza del Comune di Verona, e gli allarmi che si levano da più parti a proposito dei danni causati dalla legge 170 (quella sui DSA – i cosiddetti Disturbi Specifici dell’Apprendimento, come dislessia, disgrafia, discalculia, ecc.), la Regione Veneto sembra intenzionata a implementare questa legge, da molti critici definita disastrosa. Secondo i critici, la legge 170 nega, di fatto, il diritto all’apprendimento e spalanca le porte all’abuso di psicofarmaci sui bambini (ad esempio Merano: la città con più bambini psichiatrizzati d’Italia). La Regione ha dunque approvato una delibera dell’Assessore Luca Coletto volta a “garantire il rilascio delle certificazioni DSA”, in altre parole si vorrebbe garantire ai nostri figli la possibilità di essere etichettati con delle diagnosi psichiatriche.
Sebbene in apparenza, le diagnosi di DSA non comportino un’automatica prescrizione di psicofarmaci, la realtà è molto più controversa. Come specificato nel libretto distribuito dallo stesso Centro di Riferimento Regionale per i Disturbi dell’Apprendimento della Neuropsichiatria Infantile e Psicologia dell’Età Evolutiva (ULSS20 di Via Salvo d’Acquisto), in caso di DSA si parla di interventi specifici e mirati da parte di specialisti adeguatamente formati in psicopatologia dell’apprendimento. Secondo il Centro regionale se un bambino non sa leggere bene ha una psicopatologia?
E non è tutto. Nella sezione “Frequenti comorbidità” si afferma che se a questi Disturbi si associa anche il Disturbo di Attenzione/iperattività il valore si attesta attorno al 27% (1 bambino su 4) […] Esiste, inoltre, un’elevata comorbidità tra DSA e disturbi dell’area emotivo-relazionale [disturbi dell’umore – ansia, depressione – comportamento e relazione]. La ‘comorbidità’ (due malattie contemporaneamente) è la chiave che apre la porta alla prescrizione di psicofarmaci. Il bambino sospetto di DSA viene dunque inviato in un Centro di Neuropsichiatria Infantile, dove gli viene riscontrata, in comorbidità col disturbo dell’apprendimento, anche un disturbo del comportamento o dell’umore (bambino iperattivo, disattento, ribelle ai genitori o soggetto a sbalzi di umore ecc. – un po’ come tutti i bambini del mondo) e il gioco è fatto: il ricettario è già pronto e scatta la prescrizione di psicofarmaci – stimolanti anfetaminici o pericolosi farmaci neurolettici. Big Pharma ringrazia, e invita i più meritevoli a ‘congressi scientifici’ in qualche isola esotica.
Tanti maestri preferiscono insegnare ai bambini a leggere e scrivere, e rifiutano di cedere agli interessi multimiliardari delle case farmaceutiche, ma nelle nostre scuole si è ormai insinuata una schiera di psicologi, psichiatri e consulenti, trasformandole da centri del sapere in centri di controllo e sperimentazione psichiatrica. Sempre più spesso, se un bambino ha problemi, la colpa è dei genitori (e il bambino viene portato via dal tribunale e dai servizi sociali), oppure è del bambino: è malato e va curato con gli psicofarmaci. Se i genitori si oppongono a queste ‘cure’, possono addirittura perdere la patria potestà e il bambino può essere messo in una casa famiglia: è già successo proprio qui in Veneto. La scuola deve tornare a essere un luogo sicuro, dove i bambini vanno per imparare e per diventare i cittadini di domani.
Per questo motivo il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani ha indetto la manifestazione “No all’invasione psichiatrica. Sì all’apprendimento e alla famiglia” che si terrà sabato 23 maggio alle ore 11.00 davanti al Centro di Riferimento Regionale per i Disturbi dell’apprendimento della Neuropsichiatria Infantile e Psicologia dell’Età Evolutiva ULSS20 di Via Salvo d’Acquisto.

Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus

Psicofarmaci ai bambini: ecco i conflitti d’interesse

Il titolo di questo 4° Congresso Mondiale sull’ADHD è “ADHD, da disturbo dell’infanzia a disturbo degli adulti“. L’idea di base, che questo congresso vorrebbe stabilire come verità scientifica, è che i bambini affetti dal cosiddetto disturbo da deficit di attenzione e iperattività, se non curati in tempo, da adulti potranno diventare tossicodipendenti.

La comunità scientifica è molto divisa e l’esistenza stessa di questo controversa malattia è messa fortemente in dubbio da numerosi studiosi, che ne contestano le deboli basi sperimentali e denunciano l’esistenza di conflitti d’interesse.

Questo congresso è fortemente sponsorizzato dall’industria farmaceutica, con contributi superiori ai 100.000 Euro (solo per l’affitto degli spazi espositivi) cui si aggiungono i fondi destinati ai simposi sponsorizzati. Moltissimi tra gli organizzatori e gli oratori hanno essi stessi dichiarato di avere conflitti d’interesse per via dei loro legami finanziari con Big Pharma, e la stessa AIFA, Associazione Italiane Famiglie ADHD, (attivissima nel promuovere questo cosiddetto disturbo mentale, e richiedere interventi governativi che portino a maggiori diagnosi … e prescrizioni), ammette sul suo stesso sito web i suoi legami con le multinazionali del farmaco.

Il comun denominatore della maggior parte delle conferenze sono studi che dimostrerebbero correlazioni tra ADHD e altri fattori dal nome spaventoso e medicaleggiante: il SUD (Substance Use Disorder – Disturbo da Uso di Sostanze – etichetta dal nome esotico con cui si rinomina un tossicodipendente trasformandolo in malato mentale), alcuni non meglio precisati ‘rischi genetici’, o immagini del cervello umano ottenute con tecniche di radiodiagnostica.

L’uso di correlazioni nella ricerca psichiatrica, come unico metodo d’indagine, riflette la completa mancanza di prove scientifiche, e rivela l’immagine di ricercatori che girano a vuoto, nel tentativo pseudoscientifico di dimostrare ciò che invece danno per scontato nelle premesse: l’esistenza di un rapporto causa-effetto tra fattori che di per sé sono poco conosciuti (come la genetica o la struttura del cervello) e una malattia controversa come l’ADHD. Il tutto sotto la regia occulta di Big Pharma. Nel frattempo destano crescenti preoccupazioni i terribili effetti collaterali(1, 2, 3) dei farmaci anfetaminici utilizzati per curare l’ADHD.

L’esistenza stessa di questo controverso disturbo mentale è messa in discussione da molti illustri esponenti della comunità scientifica. Lo psichiatra statunitense Leon Eisenberg, padre scientifico dell’ADHD, pochi mesi prima di morire confessò: L’ADHD è un primario esempio di malattia inventata” e che “L’analisi dei problemi comportamentali dei bambini richiede tempo e pazienza, mentre una pillola risolve il problema molto velocemente“. Persino lo psichiatra americano Allen Frances, Presidente del Comitato Editoriale che pubblicò il DSM IV, ne è diventato oggi uno dei più convinti oppositori, denunciando che provocò “un’inflazione delle diagnosi che sta ulteriormente incrementando il già elevato consumo di farmaci pericolosi da parte dei bambini“.

Maggiori informazioni su come alcune case farmaceutiche inventano dei disturbi mentali per vendere pillole sono raccolte sul documentario “Marketing della Pazzia” disponibile in formato DVD e visibile online sul nostro canale youtube.

Documenti ed approfondimenti:

Sponsor del congresso

Lista dei legami con l’industria farmaceutica da parte di organizzatori e referenti scientifici del congresso

I dati contenuti in questa sezione sono stati reperiti online. La maggior parte delle informazioni proviene dai programmi dei congressi APA degli ultimi anni (American Psychiatric Association), o da riviste scientifiche.

Il primo documento mostra l’elenco dei referenti scientifici del congresso. Sono evidenziati in giallo quelli che hanno dichiarato conflitti d’interesse.

Gli altri documenti sono la lista dei conflitti d’interesse dichiarati ai congressi APA dal 2002 a oggi (evidenziati in giallo i nomi dei membri del Comitato Scientifico del congresso) e alcuni articoli di letteratura in cui gli stessi autori denunciano tali legami finanziari.

In realtà, la portata di questo fenomeno è molto maggiore di quanto non si possa documentare, in quanto l’obbligo di rivelare i conflitti d’interesse è previsto solo per partecipare a congressi negli USA o pubblicare su riviste statunitensi: in Europa prevale ancora il principio di non trasparenza.

Tra i documenti, anche un’interrogazione parlamentare in cui si chiede conto del dilagare di quest’improvvisa epidemia di ADHD e se non siano stati gli interessi finanziari di Big Pharma a scatenarla.

AIFA – Associazione Italiane Famiglie ADHD, legami con big pharma

Sul sito ufficiale di AIFA, alla pagina http://www.aifaonlus.it/index.php?option=com_content&view=article&id=15&… c’è l’elenco dei sostenitori che vengono ringraziati per il sostegno a AIFA. Tra questi:

  1. Eli-Lilly (produttore di Strattera – un’anfetamina per ADHD)
  2. Wyeth Lederle (gruppo Pfizer)

L’uso delle correlazioni nella ricerca psichiatrica

La maggior parte degli studi a supporto dell’origine organica di ADHD (o di qualsiasi altro cosiddetto disturbo mentale) sono basati su statistiche che proverebbero (il condizionale è d’obbligo) una correlazione tra una causa organica con un certo tipo di disturbo mentale (che altro non è se non la catalogazione di un certo tipo di comportamento umano).

Una correlazione (il fatto che due eventi appaiano statisticamente collegati tra di loro) non è una dimostrazione di rapporto causa-effetto.

La bufala più famosa riguarda uno studio fatto durante la II Guerra Mondiale circa l’accuratezza dei bombardamenti. Lo studio dimostrava una forte correlazione tra la presenza di fuoco di contraerea e l’accuratezza dei bombardamenti. Abbondavano le spiegazioni pseudoscientifiche: “I nostri piloti sono coraggiosissimi e sono più motivati in presenza di fuoco nemico” oppure “Il fuoco nemico è uno stimolo per il pilota che, per sopravvivere, deve centrare il bersaglio“.

Un ufficiale del Servizio Meteo scoppiò letteralmente dalle risate quando lo studio capitò sulla sua scrivania. La VERA correlazione era con le condizioni meteo: in presenza di nuvole i piloti non vedevano bene i bersagli e, viceversa, la contraerea non vedeva i bombardieri, mentre col cielo sereno entrambi ci vedevano bene, ed entrambi tiravano meglio.

In medicina, per esempio, uno studio che dimostri una forte correlazione tra mani grandi e piedi grandi non proverebbe che le mani grandi causano grandi piedi (o viceversa).

Perché una correlazione possa avere valore scientifico, occorre che TUTTE le variabili in gioco siano conosciute e sotto controllo. Nell’esempio di prima la variabile ignota erano le condizioni meteo.

Ebbene, il funzionamento del cervello e la genetica sono due soggetti sui quali il nostro livello di comprensione è ancora minimo: ci sono dunque un’enormità di fattori sconosciuti e, paradossalmente, con più studiamo questi soggetti con più diventano complessi.

Per non parlare della psichiatria: i disturbi mentali sono definiti in base a comportamenti e pensieri del paziente, ma c’è un’infinità di fattori che possono causare comportamenti e pensieri: socio-culturali, generazionali, personali ecc.

Per stabilire dunque una correlazione tra genetica e disturbo mentale bisognerebbe potere escludere qualsiasi tipo di altra causa, mentre la quantità di fattori ignoti e incontrollati in queste statistiche è enorme: e si finisce col sostenere che i bombardieri funzionano meglio quando gli si spara contro.

CCDU Onlus
www.ccdu.org

PSICOFARMACI E PSICHIATRIA INVADONO LA SCUOLA

PSICOFARMACI E PSICHIATRIA INVADONO LA SCUOLA

Aumento esponenziale del consumo di psicofarmaci sui bambini: un esempio di applicazione delle
teorie psichiatriche che saranno promosse all’imminente congresso mondiale di Milano sull’ADHD

Merano. Recentemente abbiamo ricevuto la sconvolgente segnalazione di alcuni genitori di Merano, preoccupati del rapporto molto stretto tra il reparto di psichiatria infantile e le scuole elementari. Infatti parecchi bambini si recano regolarmente all’ospedale di Merano per essere “aiutati” nelle loro difficoltà e spesso la psichiatra presiede alle riunioni degli insegnanti e detta o addirittura “impone” il percorso del bambino. La situazione è talmente grave che un genitore ha persino presentato un reclamo al garante della privacy e un esposto all’ordine dei medici sulla dr.ssa Donatella Arcangeli, primario del reparto di neuropsichiatria infantile di Merano. Abbiamo anche incaricato l’avvocato Francesco Miraglia del foro di Modena, che già in passato aveva fatto si che il figlio sottratto ingiustamente perché secondo gli psichiatri “non riusciva a essere emotivamente vicino al figlio” venisse restituito al padre, di valutare la necessità di inoltrare un esposto alla Procura di Bolzano. E purtroppo i risultati di una breve investigazione sull’area di Merano sono molto preoccupanti, tanto che informeremo le autorità competenti, in primis l’Assessore alla Salute di Merano.

Ma veniamo ai fatti. Secondo la lettera di questo papà, i bambini delle scuole elementari frequentano [una specie di] doposcuola in un piano dell’ospedale di Merano, proprio sopra il reparto di neuropsichiatria infantile, a volte all’insaputa dei genitori. Infatti secondo questo genitore: «C’è una chiara commistione tra la neuropsichiatria infantile e il “doposcuola”. Per esempio nel caso di mio figlio la dott.ssa Arcangeli mi ha messo al corrente che […] sarebbe dotato di un’intelligenza superiore alle attuali capacità intellettive che però visto il mio rifiuto di somministrargli il Ritalin questo gli comporta degli scompensi […]. Mi chiedo come possa la dott.ssa Arcangeli fare queste affermazioni dato che non le ho dato alcun consenso di visitare mio figlio. Mi chiedo se mio figlio e gli altri bambini stiano facendo il “doposcuola” oppure non siano sottoposti a test e osservazioni da parte della neuropsichiatria infantile durante il periodo del “doposcuola” e se i genitori siano al corrente di quanto sta succedendo.» Il nostro comitato denuncia da anni la medicalizzazione della scuola e il fatto che le scuole stiano essendo trasformate in cliniche psichiatriche. Merano è certamente “all’avanguardia”: hanno “spostato la scuola” direttamente in psichiatria. E con la recente apertura del nuovo reparto di psichiatria infantile le cose non sono certo cambiate; sono solo cambiati i locali ma la commistione sembra essere ancora più stretta.

Gli effetti negativi di questa politica non hanno tardato a farsi sentire. Abbiamo scoperto che Merano vanta il triste primato del maggior numero di bambini psichiatrizzati e soggetti a trattamenti con psicofarmaci d’Italia. Secondo le dichiarazioni della stessa dr.ssa Arcangeli, a Merano, un comune di soli 38.000 abitanti, nel 2010 c’erano ben 160 bambini psichiatrizzati e 40 bambini soggetti a trattamenti con potenti psicofarmaci. In questo comune i consumi di psicofarmaci nei bambini sono ben 13 volte superiori alla vicina Provincia Autonoma di Trento (con 62 bambini su 450.000 abitanti) dove è in vigore una legge che protegge i bambini dagli abusi di psicofarmaci, e ben 4 volte superiori alle cifre dei consumi di psicofarmaci nei bambini del resto d’Italia. Sottolineiamo altresì che nel corso di un colloquio, la dott.ssa Arcangeli si è vantata di avere il miglior centro italiano di riferimento per la “cura” dell’ADHD.

Merano è un esempio di applicazione delle teorie psichiatriche relative all’ADHD che verranno promosse a Milano, dal 3 al 6 giugno nel 4° convegno mondiale sull’ADHD dal titolo: “”Il disturbo ADHD dall’infanzia all’età adulta”. Sponsor principale del convegno: Shire AG; sponsor maggiore: Eli Lilly and Company; sponsor generali: MEDICE Arzneimittel Pütter GmbH & Co. KG, SensoDetect AB (publ), Vifor Pharma e Wisepress Ltd. A nostro avviso la situazione di Merano dimostra chiaramente come l’applicazione delle teorie e “soluzioni” che le case farmaceutiche tenteranno di imporre in questo congresso potrebbe portare a un aumento esponenziale del consumo di psicofarmaci nei bambini. Date le premesse è difficile contestare il fatto che questo convegno non sia altro che un’operazione di marketing sulla pelle dei bambini.

Al convegno ci saranno centinaia di esperti, psichiatri, professori, ecc. che da anni studiano e lavorano su una malattia che lo stesso Leon Eisenberg, padre scientifico dell’ADHD, ha affermato essere “il principale esempio di malattia inventata”. Gli studi, il convegno, le terapie, i consulenti, i professionisti, ecc. vengono pagati da noi contribuenti sia direttamente sia attraverso il consumo di psicofarmaci nei bambini (dato che spesso questi farmaci sono rimborsati dal servizio sanitario). Tutti soldi che finiscono nelle casse delle case farmaceutiche in primis, e in secondo luogo di operatori, studiosi, professionisti, ecc. Il tutto per “curare” una malattia inventata. Infatti nel corso del 1° convegno Erickson di Trento del 4 e 5 maggio 2012: “I disturbi di attenzione e iperattività”, la dr.ssa Arcangeli stessa ha affermato che la parte più difficile della terapia consiste nel convincere i genitori che il loro bambino è ammalato di ADHD. Il dottor Eisenberg ci ha finalmente svelato il motivo per cui i genitori non riescono a credere agli psichiatri: è una malattia fittizia!

E ammettendo per assurdo che questa malattia abbia una qualche validità, abbiamo scoperto che i potenti psicofarmaci a base di anfetamine utilizzati per “curare” i bambini non funzionano neppure. Infatti uno studio multimodale sul trattamento dei bambini con ADHD che ha monitorato ben 600 bambini statunitensi fin dagli anni ’90, ha concluso che qualsiasi “vantaggio viene perso dopo 36 mesi”. E agli effetti collaterali di questi farmaci (a volte molto gravi come il suicidio) questo studio ha aggiunto la possibilità che un utilizzo a lungo termine possa “bloccare la crescita dei bambini”.

Per impedire che anche in Italia venga attivato questo assurdo sistema che assorbe miliardi di euro al solo fine di distribuire dei medicinali che distruggono e rovinano le vite di milioni di bambini, il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani ha indetto un corteo di protesta che partirà a Milano in Piazzale Damiano Chiesa alle ore 14.00 di venerdì 7 giugno. Proteggiamo i nostri bambini.

Silvio De Fanti
Vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus

www.ccdu.org

 

Evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/166054713571116/
Locandina: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=544716312236963&set=a.197316743643590.43433.195167010525230&type=1&theater